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INFORMAZIONI

Il Carciofo (Cynara cardunculus subsp. scolymus (L.) Hegi) è una pianta della famiglia delle Asteraceae, coltivata in Italia e in altri Paesi per uso alimentare e, secondariamente, medicinale.

Il carciofo è un antico, prezioso, prodotto della natura, che si mangiava comunemente sin dal tempo degli Egizi.
Ortaggio tipico delle aree del Mediterraneo, pianta della famiglia delle composte (Cynara scolymus), come attestano gli scritti di alcuni autori antichi, continuò a essere apprezzato all'epoca dei Romani.
Notizie più certe sulla sua coltivazione in Italia risalgono al XV secolo.
La coltura del carciofo si diffuse prima in Toscana, Caterina dei Medici ne fu una grande consumatrice, e successivamente in molte altre regioni.

Il carciofo è una tipica pianta degli ambienti mediterranei. Il suo ciclo naturale è autunno-primaverile: alle prime piogge autunnali le gemme del rizoma si risvegliano ed emettono nuovi getti. I primi capolini sono emessi verso la fine dell'inverno, a partire dal mese di febbraio. In tarda primavera la pianta va in riposo con il disseccamento di tutta la parte aerea. Esistono varietà spinose e non-spinose.

La puglia vanta una plurisecolare tradizione in tema di coltivazione del carciofo, con larga diffusione in tutto il territorio, dal Gargano al Salento, famoso è il “Violetto di San Ferdinando”.

Proprietá: I carciofi sono considerati i protettori del fegato e i principi attivi sono contenuti nelle foglie. Sono molto ricchi di fibre e di minerali, mentre è relativamente basso il contenuto di sodio. Non molto ricchi di vitamine, solamente un po' di A e C, possono essere mangiati da tutti e a tutte le età perché facilmente digeribili.

Dopo l'acqua, il componente principale dei carciofi sono i carboidrati, tra i quali si distinguono l'inulina e le fibre. I minerali principali sono il sodio, il potassio, il fosforo e il calcio. Tra le vitamine prevale la presenza di B1, B3, e piccole quantità di vitamina C.

Più importante per spiegare le attività farmacologiche degli estratti di carciofo è la presenza di un complesso di metaboliti secondari caratteristici: * Derivati dell'acido caffeico: tra gli altri acido clorogenico, acido neoclorogenico, acido criptoclorogenico, cinarina; * Flavonoidi: in particolare rutina; * Lattoni sesquiterpenici: tra gli altri cinaropicrina, deidrocinaropicrina, grosseimina, cinaratriolo.

La cinarina sembra avere effetti colagoghi. Gli estratti di carciofo hanno mostrato in studi clinici di migliorare la coleresi e la sintomatologia di pazienti sofferenti da dispepsia e disturbi funzionali del fegato. La cinarina ha mostrato di essere efficace come rimedio ipolipemizzante in vari studi clinici, ha anche effetti coleretici, sembra cioè stimolare la secrezione di biliare da parte delle cellule epatiche e aumentare l’escrezione di colesterolo e di materia solida nella bile. La Cinarina è anche ipocolesterolemizzante, tramite l'inibizione della biosintesi del colesterolo e l'inibizione dell'ossidazione del colesterolo LDL. Diminuisce inoltre il quoziente beta/alfa delle lipoproteine ed ha effetti diuretici. I derivati dell'acido caffeico in genere mostrano effetti antiossidanti ed epatoprotettivi.

La medicina naturale e la fitoterapia usano il carciofo nel trattamento dei disturbi funzionali della cistifellea e del fegato, delle dislipidemie, della dispepsia non infiammatoria e della sindrome dell'intestino irritabile. Lo utilizza inoltre, per il suo sapore amaro, in caso di nausea e vomito, intossicazione, stitichezza e flatulenza. La sua attività depurativa (derivata dall'azione su fegato e sistema biliare e sul processo digestivo) fa sì che venga usata per dermatiti legate ad intossicazioni, artriti e reumatismi.

L'attività dei principi amari sull'equilibrio insulina/glucagone ne indica la possibile utilità come supporto in caso di iperglicemia reattiva o diabete incipiente, e l'effetto dei principi amari sulla secrezione di fattore intrinseco ne indica un possibile utilizzo in caso di anemia sideropenica. torna sù


VARIETÁ

BRINDISINO
ROMANESCO
VIOLETTO
VIOLETTO DI PROVENZA
SPINOSO
 
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VALORI NUTRIZIONALI

kilocalorie 47 (197 Kiloj)
 
Percentuale edibile: 34
Acqua: 84 mg
Protidi: 2,7 mg
Lipidi: 0,2 mg
Glucidi: 2,5 mg
Fibrealimentare: 5,5 mg
Sodio: 133 mg
Potassio: 376 mg
Ferro: 1 mg
Calcio: 86 mg
Fosforo: 67 mg
Niacina (vitamina PP o vitamina B3): 0,5 mg
Vitamina C: 12 mg
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PERIODI DI RACCOLTA

BRINDISINO              
ROMANESCO                
VIOLETTO            
V. DI PROVENZA            
SPINOSO            
 
GEN
FEB
MAR
APR
MAG
GIU
LUG
AGO
SET
OTT
NOV
DIC
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PERIODI DI COMMERCIALIZZAZIONE

BRINDISINO              
ROMANESCO                
VIOLETTO            
V. DI PROVENZA            
SPINOSO            
 
GEN
FEB
MAR
APR
MAG
GIU
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AGO
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